Analizzare l’acqua della propria abitazione per verificarne la qualità si può fare, ma è bene essere a conoscenza del fatto che se si abita in un condominio, l’amministratore ha il dovere di garantire la qualità dell’acqua che fuoriesce dai rubinetti degli appartamenti del condominio.
L’obbligo di analisi dell’acqua del condominio è stabilita per legge dal decreto legislativo 31/2001 poi modificato con decreto legislativo 27/2002 che esplicita come l’amministratore del condominio è responsabile del controllo e dell’igiene dell’acqua che viene somministrata nel condominio.
Questo significa che l’amministratore ha l’obbligo di verificare che l’acqua erogata dai rubinetti di ogni appartamento sia utilizzabile per cucinare e per l’uso quotidiano, essendo responsabile della gestione di tutto l’edificio.
Nel caso in cui esista un rischio di possibile alterazione delle acque nei condotti idrici del palazzo, l’amministratore è tenuto ad effettuare l’analisi dell’acqua del condominio per ristabilire i requisiti di potabilità. Nel caso in cui l’amministratore non provvedesse a ristabilire la potabilità dell’acqua si incorre in una sanzione che può arrivare anche a superare i 30 mila euro.